SLOVACCHIA: Socialisti favoriti, ma senza maggioranza certa

La Slovacchia va alle urne il 5 marzo per rinnovare il parlamento. Il piccolo paese mitteleuropeo, che ha adottato l’euro nel 2009, negli ultimi quattro anni è stato retto dal governo monocolore del partito socialista Smer-SD guidato da Robert Fico. Il paese va al voto con una ritrovata crescita economica, +4,2% nell’ultimo trimestre del 2015, ma anche con i soliti problemi: alta disoccupazione, produzione industriale monotematica (industria automobilistica), estrema marginalizzazione delle provincie orientali e forte disinteresse fra gli elettori. Gli ultimi anni sono stati però caratterizzati anche dalla rinnovata azione politica all’interno del gruppo di Visegrad, di cui fanno Slovacchia, Polonia, Ungheria e Rep.Ceca. In particolare Fico ha stretto buoni rapporti con il premier ungherese Orbán, con cui, lasciati in disparte vecchi dissapori, ha trovato capacità di azione comune nella difesa identitaria e nelle critiche alle politiche di Bruxelles. Continua a leggere

UNGHERIA: Professori in camicia a quadri mettono in difficoltà il governo

Centinaia di studenti e professori sotto la pioggia battente esprimono solidarietà di fronte a un liceo di Budapest. Social network intasati da foto di giovani e insegnanti che posano con la camicia a quadri. Genitori che si preparano a non mandare i propri figli a scuola. Ma cosa sta accadendo in Ungheria? Continua a leggere

UNGHERIA: Manifestazione del mondo della scuola contro il governo

“E’ arrivata l’ultima ora”, con questo slogan studenti e professori si sono ritrovati ieri in diverse città dell’Ungheria per protestare contro il governo. Tutto è partito il 6 gennaio con la “lettera pubblica” del liceo Herman Otto di Miskolc (città del nord-est del paese) che chiamava a raccolta il mondo della scuola contro quella che viene definitva una situazione non più tollerabile. Ed infatti ieri a Miskolc 5.000 persone si sono ritrovate sotto una pioggia battente, in quella che molti considerano una delle più grandi manifestazioni fuori Budapest dal 1989. Ma le proteste non si sono tenute solo a Miskolc. Presidi di solidarietà sono stati organizzati in altre 10 città e per il 13 febbraio è ora prevista una manifestazione nazionale a Budapest. Continua a leggere